In passato i bambini di questa fascia di età erano intoccabili. Oggi li dobbiamo tutelare. Istituzione e insediamento del Tavolo tecnico “Indicatori per la Responsabilità Educativa: la Patente del Genitore”
Roma. Circa cento persone entusiaste e determinate hanno presenziato venerdì 25 maggio presso la Casa dell’Aviatore, Circolo Ufficiali Aeronautica Militare di Roma, all’insediamento del Tavolo Tecnico per la redazione delle linee guida “Indicatori per la Responsabilità Educativa: la Patente del Genitore”. Ma da dove nasce l’esigenza di proteggere un’area dell’infanzia che fino a pochi anni fa era ritenuta intoccabile?
La risposta è venuta dalla Professoressa Vincenza Palmieri, Presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare (INPEF) e fondatrice del Programma “Vivere senza Psicofarmaci” che ha svelato all’assemblea attonita il fenomeno dei “bambini senza latte”, bambini strappati alle mamme mentre li stavano ancora allattando, e dei “bambini al 41bis”, bambini che possono godere degli affetti familiari per poche ore al mese in visite protette con un operatore sempre presente che non consente nessuna intimità. Queste violazioni sono la punta dell’iceberg della filiera diagnostica psichiatrica: alcune recenti leggi, linee guida e protocolli hanno introdotto la diagnosi precoce sulle famiglie esui bambini in questa fascia di età. La diagnosi precoce è molto utile in caso di patologie mediche consolidate, ma può diventare accanimento diagnostico quando i suoi risultati sfociano nella disintegrazionedegli affetti o nella deriva psicofarmacologica.
La Professoressa Palmieri ha anche ricordato con soddisfazione la recente legittimazione indiretta del lavoro di oltre 30 anni del Programma “Vivere Senza Psicofarmaci”, quando un rappresentante autorevole del futuro governo in una sede istituzionale come il Palazzo del Quirinale ha criticato l’uso eccessivo di psicofarmaci per sedare le problematiche moderne invece di affrontarle: in linea con l’approccio portato avanti da anni dal Programma “Vivere Senza Psicofarmaci”.
E non poteva dimenticare che la Manifestazione Nazionale “I Diritti dei Bambini 0-6 anni – Arriviamo prima del lupo cattivo!” è stata resa possibile grazia al contributo di un’azienda di Lugano: la Biodry – tecnologia contro i muri umidi che ha aderito con slancio all’iniziativa perché è rivolta direttamente ai Bambini e ai loro Diritti.
Infine, ha enfatizzato la necessità di dare una veste istituzionale all’approccio multidisciplinare che il Tavolo tecnico intende formalizzare nelle prossime giornate presentando il Senatore Saverio De Bonis. Il Senatore ha presentato il tema della salute dei bambini che dipende anche da un’alimentazione adeguata, ed ha ricordato l’attività dell’Associazione “GranoSalus” che si propone di certificare la qualità della pasta: attualmente la pasta utilizzata per gli adulti non è adatta all’alimentazione dei bambini, anzi è tossica per il loro organismo. Quando ci si occupa del cibo non ci si sta occupando di bulloni. Al Senatore De Bonis sono stati rivolti gli inviti dei presenti a tutelare i Diritti dei Bambini attraverso l’attività istituzionale che si accinge a svolgere.
Proprio in quest’ottica istituzionale e multidisciplinare ha presentato il prossimo ospite: la Dott.ssa Daniela Salvati, Consulente delle Nazioni Unite e Componente Direttivo del CISCoD (Comitato Italiano Sport contro Droga). La Dottoressa ha illustrato il ruolo dello sport come fattore di sviluppo sostenibile ed ha infine proposto che l’Italia, nella prossima Giornata della Famiglia del 15 maggio 2019, si faccia portavoce del tema della famiglia e della necessità dei bambini di restare in famiglia, proposta accolta con entusiasmo da tutti i partecipanti.
L’Onorevole Eleonora Bechis, Presidente dell’Associazione “Binario 9 e ¾”, ha svolto il tema della necessità di avere coraggio per superare le barriere, lottando tutti insieme per la famiglia perché “noi non siamo da soli”. Mentre l’Assessore alla Cultura, alla Pace e ai Diritti Umani del Comune di Anguillara Sabazia, Dott.ssa Viviana Normando, ha menzionato la Carta di Treviso e la necessità di un protocollo etico che tuteli la privacy dei bambini perché il diritto di cronaca soccombe davanti al diritto dell’infanzia.
L’Avvocato penalista Paola Bevere, Presidente di Antigone Lazio e membro dello Sportello per i diritti presso la Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso, ha illustrato il tema dei bambini in carcere con le loro mamme: “In Italia ci sono 70 bambini in carcere e i danni di questa detenzione non tardano a manifestarsi”. L’Avvocato ha criticato la mancata attuazione della riforma carceraria dove le misure alternative per questi bambini e queste mamme dovrebbero essere la norma e sono ancora un’eccezione.
Secondo l’Avvocato civilista Francesco Morcavallo, già giudice del Tribunale per i minorenni, la parola chiave di quest’iniziativa e del Tavolo tecnico è la parola “per”. Infatti, si cercheranno di individuare gli indicatori per e non della Responsabilità Educativa. Può sembrare marginale ma la parola “per” introduce un approccio di assistenza basato sul consenso che la distingue da un approccio basato sull’autorità anche giuridica. Gli indicatori servono per venirci incontro mentre la giurisprudenza non può e non deve usare gli indicatori, ma solo le azioni, i fatti e i comportamenti.
La Dott.ssa Stefania Petrera, Giudice Onorario e Responsabile Relazioni istituzionali INPEF, ha chiuso gli interventi: quest’iniziativa e Tavolo tecnico sposano la missione dell’INPEF di una tutela ferma e convinta dei Diritti Umani e dei Bambini che affida alla famiglia la funzione di cura. La parola educativa e non genitoriale è stata scelta accuratamente nell’ottica di un approccio volto a superare le problematiche temporanee della famiglia; un approccio che si basi su una cura educativa. La parola “per” implica un “per” positivo verso una genitorialità che non va negata ma promossa.
La serata è stata conclusa con l’apposizione delle firme sul documento istitutivo del Tavolo Tecnico da parte dei relatori di cui sopra e degli altri componenti: Pierluigi Bonici, Vicepresidente INPEF, Annarita Basso Palmiero, Assistente Sociale del Comune di Ostiglia, Maria Bisegna, Presidente dell’Associazione Nonne e Nonni penalizzati dalle separazioni, Manuela Brandimarte, Medico nutrizionista, Antonio Luzzo, Neurologo, Lilia Adriane Azevedo, Psicologa e Psicoterapeuta, Francesco Miraglia, Avvocato penalista, Paolo Roat, Tutela Minori del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) Onlus, Francesca De Rinaldis, Psicoterapeuta, Valentina Di Simone, Ricercatrice dell’Università degli Studi di Teramo, Irene Salvi, Dottoressa di Ricerca.
Per concludere i presentisono stati invitati ad apporre la propria firma al documento. Tra i firmatari: Duca Riccardo Giordani di Willemburg, General Marchese Stefano Murace, Colonnello Bartolomeo Casu, Dott.ssa Paola Zanoni, giornalista, Avvocato Nadia Santos, Rosanna Crepaldi e Franco Baga dell’Azienda Biodry, dott. Giuseppe Prete, Medico, ed anche Giuseppe Pavoni, imprenditore; Annamaria Miniero, psicoterapeuta; Francesca Di Mastropietro, Assistente sociale del 1° Municipio di Roma; Maria Elena Martini, Presidente Associazione Arte e Cultura per i Diritti Umani, Anna Silvia Angelini, Presidente AIDE Lazio, Giorgio Ceccarelli, Presidente delle Associazioni “Figli negati” e “I Love Papà”, gli Artisti per i Diritti Umani, attori Andrea Bullano e Stefania Papirio, e molti altri ospiti presenti in Sala che hanno voluto dimostrare con questo gesto tutto il loro sostegno. Anche il Senatore Saverio De Bonis ha apposto la propria firma in calce al documento.
Le Giornate di Studio continuano nella sede dell’INPEF di Via dei Papareschi con una serie di seminari tematici e sessioni laboratoriali nei giorni dal 26 al 27 maggio. I lavori del Tavolo Tecnico si svolgeranno in contemporanea presso la stessa Sede e si concluderanno lunedì 28 con la condivisione di un primo documento che formerà la base delle Linee Guida per il Recupero della Responsabilità Educativa e Genitoriale.
Redazione INPEF